I neocatecumenali hanno due "meriti" che saranno premiati non certo da Gesù Cristo, ma all'inferno: hanno imposto da quando sono apparsi nel 1972, la Comunione in mano a tutto il mondo, sacrilegando e dissacrando la Santa Comunione, e, secondo "merito" premiato all'inferno, hanno depredato e depredano con fini tecniche di bullismo psicologico, le povere vittime delle parrocchie che li ospitano gratis, dove si presentano mandati dal parroco, e a cui fanno credere che diventeranno cattoliche, ma a loro insegneranno il catechismo scritto da Lutero e dai più grandi eresiarchi della storia della Chiesa...allontanandoli dalla verità della fede.
Se a questo Papa, che commissaria tutto quello che è cattolico, piacciono così tanto i neocatecumenali, significa che i miliardi di euro depredati da questo movimento eretico sono stati divisi equamente con lui...troppo gli costa a Kiko l'amicizia con il papa...però il papa ricambia l'assegno e gli fa pubblicità, cosìcchè altri sprovveduti che pensano che vanno in Chiesa e non in una S.P,A., società per azioni spagnola, finiranno in questa rete da cui è quasi impossibile scappare.

Sarebbe possibile pubblicare una foto del diario autografo della beata Bolognesi sulla citazione che Cristo avrebbe definito "un grande papa", Giovanni XXIII.
Perchè, o il diario autentico è stato poi male dattilografato togliendo e aggiungendo paroline non compromettenti, perchè la causa della Bolognesi non fosse bloccata alla Congregazione dei Santi, oppure, se il diario autentico dice così, potrebbe essere stato il confessore a far scrivere questa parolina "grande" alla beata, quando ella ha riferito ciò che Gesù ha veramente detto su questo papa, che ha aperto coscientemente la terza guerra mondiale contro la Chiesa di Cristo prendendo come suoi fidi soldati i nemici di Cristo e della Chiesa.
Ma prima meglio esaminare il diario fotografato...se esiste...
Se ci faceste gentilmente la cortesia di trovare una foto o un pdf dell'intero diario digitalizzato, o una foto di quella pagina, grazie.

Sarebbe possibile pubblicare una foto del diario autografo della beata Bolognesi sulla citazione che Cristo avrebbe definito "un grande papa", Giovanni XXIII.
Perchè, o il diario autentico è stato poi male dattilografato togliendo e aggiungendo paroline non compromettenti, perchè la causa della Bolognesi non fosse bloccata alla Congregazione dei Santi, oppure, se il diario autentico dice così, potrebbe essere stato il confessore a far scrivere questa parolina "grande" alla beata, quando ella ha riferito ciò che Gesù ha veramente detto su questo papa, che ha aperto coscientemente la terza guerra mondiale contro la Chiesa di Cristo prendendo come suoi fidi soldati i nemici di Cristo e della Chiesa.
Ma prima meglio esaminare il diario fotografato...se esiste...
Se ci faceste gentilmente la cortesia di trovare una foto o un pdf dell'intero diario digitalizzato, o una foto di quella pagina, grazie.

Dunque i tre carismi della mascolinità, del celibato e del rito del pane e del vino sono assolutamente necessari, pena la nullità del sacerdozio cattolico stesso, perchè è il Sacerdozio di Cristo è innestato sul Sacerdozio mascolino, celibe, dal rito del pane e del vino, di Melchisedech. DUNQUE SONO BUGIE CHE IL CELIBATO E' DISCIPLINARE MA E' DOGMATICO. La Chiesa fa finta di non ricordare l'origine del Suo Sacerdozio.

Caro Padre Livio, un tempo Radio Maria era davvero libera e ricordo i tuoi attacchi al Potere delle tenebre, nascosto negli stati e nel vaticano...da qualche anno, dopo che ti hanno radiato da giornalista, e poi riammesso, giusto per farti assaggiare il loro potere, sembra che i copioni, sotto minaccia di chiusura della Radio, ti siano passati dai nemici della Chiesa perchè tu li annunzi ai milioni di ascoltatori ignari che si fidano di te, e tu, per l'amore che giustamente porti a questa grande creatura di Radio che hai fondato, sotto minaccia, accetti passivamente tutti questi copioni, senza fiatare.
Ricorda però che così hai allontanato da Radio Maria i veri Cattolici, che davvero potevano dare spessore e qualità a Radio Maria, e ti tieni i cattolici semplici, e soprattutto i tiepidi, che passano da Radio Maria a Radio atea senza nessun problema, perchè non hanno nessun tipo di idea, se non quelle preconfezionate dai mass-media, di cui purtroppo oggi Radio Maria fa parte, che propalano la menzogna ad arte, perchè la verità non si può raccontare: se tu la raccontassi veramente, sai bene che ti chiuderebbero Radio Maria dopo ventiquattro ore.
E i capi così agiscono indisturbati, a tenere il mondo sotto l'incubo della paura e del terrore, senza che più la Chiesa Cattolica apra loro gli occhi: anche la Chiesa, da dieci anni specialmente, si è schierata apertamente con il Nuovo Ordine Mondiale, nemico di Cristo e della Chiesa. Oggi la verità si sente solo nelle Chiese in Rito latino antico, anche lì raccontate agli orecchi, perchè anche loro terrorizzate delle persecuzioni che il Vaticano fa contro di loro...il Vaticano corrotto, infatti, sa bene che dove arriva la Messa in Rito latino antico, arriva la Verità...per questo cerca di eliminarla dalla faccia della terra.
Ti auguro di riprendere in mano il Padre Livio delle origini...

Veramente il Cardinal Luciani amava così tanto la tradizione che cacciò a pedate dalla Chiesa di San Simeon Piccolo, il sacerdote che voleva continuare ad officiare il Rito Romano secondo la tradizione.
Parlano le carte: Albino Luciani persecutore della Messa tradizionale. Venezia. Correva l’anno 1978. Cardinale Patriarca è Albino Luciani (papa dal 26 agosto al 28 settembre di quel medesimo anno). Nella chiesa di san Simeone Piccolo celebrava la messa di sempre don Siro Cisilino. A questi il 20 febbraio giunge una triste notificazione da parte del Patriarca:

«Ci consta che malgrado i ripetuti avvertimenti continua nella chiesa di San Simeone Piccolo la celebrazione della Messa secondo il rito oggi non più ammesso, e con sempre più numerosa partecipazione di fedeli.
Consta parimenti che si fa propaganda per la presenza a questa Messa: è in nostra mano un foglio ciclostilato con una specie di calendario liturgico ed indicazioni degli orari di celebrazioni varie. È certamente fatto per essere diffuso e ciò conferma che la propaganda si fa a largo raggio.
Essendo tutto ciò in contrasto con quanto convenuto e con le attuali norme liturgiche e di diritto, si dispone quanto segue:
1° È proibita a qualsiasi titolo la celebrazione della Messa more antiquo nella chiesa di San Simeone Piccolo, come in tutto il territorio della Diocesi.
2° Nella stessa chiesa di San Simeone Piccolo è proibita qualsiasi celebrazione liturgica senza il previo accordo e permesso del Parroco e del Vicario della parrocchia di San Simeone Grande.
3° Si concede al rev. Don Siro Cisellino (sic) la facoltà di celebrare la S. Messa more antiquo solo in casa propria.
Le suddette disposizioni entrano in vigore dalla data del ricevimento della presente. Fiducioso che ci si voglia attenere a quanto sopra indicato benedico di cuore».

Buongiorno, volevo consigliare a Radio Spada di sorvolare le cose accidentali degli eroi del vivere quotidiano, come lo è stata la vice questore, dott.sa Nunzia Alessandra Schilirò, che ha sacrificato la carriera per dare speranza al popolo italiano in un momento tragico della nostra storia italica.
Se è stata la sua fervida immaginazione e la sua fantasia con tutti i suoi voli pindarici, non sempre inquadrabili "nell'ortodossia fantasiosa", che traspare dai suoi romanzi, ad averle dato il coraggio di andare sul palco, guardiamo all'azione pregevole e grandiosa in sè, più che alle sue personali fantasie, che sempre mutano ed evolvono col passare degli anni.
Ricordiamoci che la Santa Tradizione della Chiesa è diventata "tradizionalismo", quando uomini di Chiesa in nome della Tradizione hanno usato il massimo rigore in cose dove il buon senso avrebbe consigliato di tacere e di aspettare, e anche di ascoltare.
E i risultati del rigore "tradizionale" li conosciamo: insieme alle cose sorvolabili e deprecabili, inglobate nel termine "rigidume", è stata gettata anche la Santa Messa antica, per la quale davvero occorre fare sforzi per mantenerla e promuoverla, a cinquant'anni che l'abbiamo persa...e davvero per la Santa Messa di Sempre dovremmo fare qualsiasi cosa.
Allora, continuare battaglie di opinione proprio laddove non viene neppure sfiorata la dottrina e la morale della Chiesa, ci sembra quantomeno "irresponsabile", in un tempo come il nostro, in cui dobbiamo essere uniti con chi, a vario titolo, ama l'Italia e la vuole difendere dagli oppressori a vario titolo.