ANTROLPOLOGIA EPISTEMOLOGICA

LO SPERMATOZOO DIVINO Le gonadi nell’ uomo e nella donna sono quell’ apparato sessuale primario riproduttore dell’ essere umano . Essi producano i gameti che nell’ uomo sono gli spermatozoi e nella …Altro
LO SPERMATOZOO DIVINO
Le gonadi nell’ uomo e nella donna sono quell’ apparato sessuale primario riproduttore dell’ essere umano . Essi producano i gameti che nell’ uomo sono gli spermatozoi e nella donna sono gli ovuli ,detti anche ovociti . Il termine gamete deriva dalla parola greca “gametè”
(γαμετή),che significa “ sposare “, “unire”.
Quando un gamete maschile che produce milioni di spermatozoi si incontra nell’apparato riproduttore femminile della donna con un ovulo prodotto dal gamete femminile ,avviene la fecondazione ; le due cellule si sposano e mettono in comune ognuna delle due 23 cromosomi in cui ci sono le loro informazioni e insieme questi cromosomi raggiungono il numero di 46 in una singola cellula umana, quindi 46 è il numero dell’ uomo .
In quella singola cellula “sposata”, ovvero fecondata , avviene anche la comparizione dell’ anima . In quel momento Dio crea l’anima e la unisce a quella particolare cellula derivata da due singole persone, una di sesso maschile e una di …
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Luisa Cardinale
Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, …
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Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; se li conto sono più della sabbia,se li credo finiti, con te sono ancora.