Giosuè
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Dei nostri giorni siamo solo amministratori

Il Santo Curato d'Ars affermava, che il sacerdote per convertire le persone deve offrirsi come vittima. La pastorale che non mette in conto la preghiera, la vita interiore, non conduce il sacerdote, il credente ad accettare le sofferenze, le prove che Dio permette per la propria crescita spirituale, ma anche perché tale offerta unita alle passione e morte di Cristo, possa essere di risurrezione per tante anime. Tante anime, una moltitudine sterminata di anime sembra godere di ottima salute fisica, ma se noi vedessimo i compromessi che hanno assunto nel mondo e con il suo principe, satana, e lo stato delle loro anime, ne proveremo orrore. Eppure loro, come anche noi siamo sempre insoddisfatti e riteniamo di "risorgere" da soli nella nostra vita, nella quale molte volte ci sentiamo oppressi, amareggiati.
Preghiamo e facciamo pregare per questo motivo anche la Coroncina alla Divina Misericordia per noi stessi, per familiari, colleghi, conoscenti, affinché tutti ci possiamo salvare. Ogni giorno è un bene prezioso, di cui il Signore ci chiederà conto, come nella Parabola dei talenti, di come lo abbiamo investito.
Per amore di Gesù, dei sacramenti, che ci ha donato per la salvezza continua delle nostre anime, riteniamo ogni giorno come l'ultimo, così che lo possiamo far fruttare come piccolo tesoro spirituale per la nostra e altrui salvezza. Noi, dei nostri giorni siamo solo amministratori e non padroni e di questi dobbiamo renderne conto. Non sprechiamoli, se abbiamo consapevolezza del loro valore, così saremo attenti attraverso la preghiera, la vigilanza a fuggire le occasioni di peccato e sempre costanti nell'amore e riconoscenza a Dio, nel portargli anime da salvare.
Per recitare la Coroncina alla Divina Misericordia, vedi:
pacenelcuore.com/preghiere/
Mario Sedevacantista Colucci condivide questo
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