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Omelia di S.E. Card. Francesco Montenegro - Festa S. Calogero 2019 07-Luglio-2019 (1^ Domenica festeggiamenti) - Omelia predicata da S.Em. Card. Francesco Montenegro, arcivesco di Agrigento, presso il …Altro
Omelia di S.E. Card. Francesco Montenegro - Festa S. Calogero 2019

07-Luglio-2019 (1^ Domenica festeggiamenti) - Omelia predicata da S.Em. Card. Francesco Montenegro, arcivesco di Agrigento, presso il Santuario di San Calogero, durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 9:00 con la partecipazione di moltissimi fedeli e delle Autorità civili e militari.
giandreoli
A Monsignor Montenegro. Monsignore non s’offenda. Spiace, ma la sua omelia mette in luce con evidenza più di un limite nella sua persona di Pastore, come avviene del resto per molti altri fra i nostri Vescivi. Spiego.
1 - Innanzitutto Lei deforma gravemente il pensiero di quei Fedeli (quanto meno la maggior parte) che mettono in discussione l’attuale modo di gestire il problema dell’immigrazione …Altro
A Monsignor Montenegro. Monsignore non s’offenda. Spiace, ma la sua omelia mette in luce con evidenza più di un limite nella sua persona di Pastore, come avviene del resto per molti altri fra i nostri Vescivi. Spiego.
1 - Innanzitutto Lei deforma gravemente il pensiero di quei Fedeli (quanto meno la maggior parte) che mettono in discussione l’attuale modo di gestire il problema dell’immigrazione, nei quali vede un razzismo (anche se non lo nomina) che è solo nell’opinione che lei ha in testa. Nessuno intende mettere in dubbio la dignità delle persone “di colore” (come dice lei). E’ cosa che pensa solo Lei. Ma, proprio in nome della loro dignità, si afferma il loro diritto e dovere di emigrare nella legalità, sicurezza, certezza di un lavoro e integrazione. La mancata priorità data alla lotta agli scafisti, il pagamento profumato di barconi già destinati alla morte, la partenza in clandestinità di madri e bambini, l’incarico lasciato a navi ONG non soggette a controlli governativi che ostacolano o distolgono dall’allestimento di Corridoi Umanitari, sono un vero scandalo criminoso, inammissibile per un cristiano (e dovrebbe esserlo per un Vescovo). Il vedere un barcone in televisione dovrebbe far dire: “questo deve essere l’ultimo! Mai più barconi già destinati alla morte!”
2 – lei dimentica (volutamente?) la raccomandazione dei Vescovi Africani e Missionari ai loro giovani (sono la quasi totalità dei clandestini, e in buona salute!!) di non partire per il “drammatico inganno” dato dagli occidentali e perfino dai loro Vescovi ma di impegnarsi nella costruzione del benessere e della democrazia della loro nazione. Personalmente, non conosco un solo Missionario o Suora disposti a pagare il barcone ad un loro parrocchiano, mentre sono pronti invece ad aiutarlo ad inserirsi in attività ecclesiali e civili!
Dimentica anche di citare statistiche e nazionalità della popolazione presente nelle nostre carceri, oltre che minimizzare scioccamente i rischi reali di infiltrati/e ISIS…
3 – Vero che la Chiesa ha il dovere di interessarsi delle attività politiche (non partitiche!) e sociali, ma è da ricordare che non è né il mandato affidatole da Cristo né la sua missione principale. “Non è una ONG” si dice giustamente. Soprattutto i Vescovi e i Sacerdoti meglio farebbero ad interessarsi dell’attuale evidente disorientamento dottrinale e morale nella Chiesa, di certa nuova pastorale familiare e sessuale in contrasto perfino con gli insegnamenti di san Giovanni Paolo II, della catechesi sulla vita sacramentale e sulla grazia, della liturgia e del culto eucaristico banalizzati (un Vescovo che canta autori di Sanremo...) e talvolta soggetti a veri sacrilegi, della formazione al sacerdozio nei seminari, e via dicendo…
Mi creda, Monsignore. Con tutto rispetto, le dirò che la sua omelia (tante belle parole…) m’ha riportato alla mente il dramma della Cattedrale di Notre Dame e la necessità di ricostruire non solo la sua bellezza, ma più ancora "la bellezza e santità" della Chiesa, ormai mondanizzata e sfigurata. Molto dipende da voi Pastori. PS Chissà se Monsignore potrà leggere o se qualcuno potrà fargli pervenire queste mie parole, semplici ma espresse con rispetto e tanto amore alla Chiesa, nostra Madre.