Benedetto XVI: la Chiesa comunità credente e viva.

L’apostolo Paolo ci aiuta a comprendere sempre più a fondo il mistero della Chiesa, e soprattutto ad amarla e a cooperare responsabilmente alla sua edificazione. Benedetto XVI, nell’udienza generale, ha sottolineato che nelle Lettere, l’Apostolo si riferisce alla Chiesa non come risultato architettonico, sia pur metaforico, di una iniziativa divina, ma come struttura comunitaria di calde relazioni interpersonali di carattere familiare.

Benedetto XVI: “L’opera evangelizzatrice di Paolo, non è finalizzata ad altro che ad impiantare la comunità di credenti in Cristo. Questa idea è insita nella etimologia stessa del vocabolo ekklēsía. Non sappiamo perché precisamente questa nuova corrente ha scelto non la parola sinagoga ma ekklēsía. Certamente la continuità con l’Antico Testamento era decisiva. Forse un momento importante è stato la volontà di esprimere esplicitamente con questa parola ekklēsía - convocazione – una chiamata ab extra, non soltanto l'idea di un riunirsi insieme ma di essere chiamati da Dio perché è Lui che forma questi singoli come la sua comunità, la sua Chiesa”.