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I Cavalieri di Colombo e il parere dei cattolici americani sull'aborto. A poche settimane dalle presidenziali americane, un nuovo sondaggio svela un consenso fra gli elettori sulle restrizioni all'aborto …Altro
I Cavalieri di Colombo e il parere dei cattolici americani sull'aborto.

A poche settimane dalle presidenziali americane, un nuovo sondaggio svela un consenso fra gli elettori sulle restrizioni all'aborto. Il sondaggio commissionato dai Cavalieri di Colombo, una organizzazione cattolica, mette a confronto 1700 americani, che si dichiarano cattolici praticanti e non, su un'ampia gamma di questioni.

“In generale, i cattolici sembrano rispecchiare la popolazione statunitense. A guardare meglio per “cattolici” o “cattolici praticanti” si intendono coloro vanno in chiesa una volta alla settimana o una o due volte al mese, contro coloro che non praticano più la loro fede. La discrepanza è ampia”.

I risultati mostrano come il 59% dei cattolici praticanti si dichiari pro-vita, mentre le percentuali scendono al 29% per i cattolici non praticanti. Alla domanda su quando permettere l'aborto e per quali ragioni, soltanto l'8% si è detto favorevole all'aborto senza limiti. Persino tra i pro-choice, il 71% ha sostenuto la necessità di restrizioni.

“Se andiamo al di là delle etichette, che a nostro avviso sono molto polarizzatrici e fuorvianti, e domandiamo alle persone: 'Che cosa ti piacerebbe veramente vedere?', avremo un ampio consenso contrario alla liberalizzazione dell'aborto. Credo sia questa negli Stati Uniti la notizia sensazionale”.

Inoltre, mentre il sondaggio evidenzia che gli intervistati sosterrebbero un candidato pro-vita, il 60% dei cattolici afferma di mettere in cima alla lista la questione economica.