Commento al messaggio del 25 settembre 2012

Commento 25 settembre 2012

Messaggio del 25 settembre

Cari figli! Quando nella natura guardate la ricchezza dei colori che l’Altissimo vi dona, aprite il cuore e con gratitudine pregate per tutto il bene che avete e dite: sono creato per l’eternità e bramate le cose celesti perché Dio vi ama con immenso amore. Perciò vi ha dato anche me per dirvi: soltanto in Dio è la vostra pace e la vostra speranza, cari figli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Innanzitutto va preso sul serio l'invito a usare della natura in un modo diverso da quello che oggi siamo soliti fare. Qual è infatti il modo odierno di valorizzare la natura? E' quello di considerarla importante per la nostra salute fisica o psicologica, e basta. E' difficile, per non dire impossibile, vedere gente la domenica che guardando alla natura alza lo sguardo verso Dio e lo loda e lo ringrazia.
Eppure la natura esiste come un segno che rimanda a Dio: la bellezza dei prati, dei fiumi, dei laghi, dei boschi, delle valli, delle montagne, degli orizzonti e soprattutto del cielo ...
La Madonna richiama l'importanza dei colori. Noi diamo sempre le cose per scontate, ma il fenomeno della vista e dei colori è un continuo miracolo mozzafiato, per chi lo considera attentamente: infatti è grazie all'esistenza di leggi fisiche perfette che regolano la rifrazione dei raggi luminosi che noi possiamo avere sui nostri occhi ogni decimo di secondo una immagine perfetta della realtà, con tutte le proporzioni, le prospettive, la tridimensionalità, i colori. Senza queste leggi pienamente razionali sulla nostra retina arriverebbe solo una macchia luminosa confusa e indecifrabile. Invece abbiamo una visione stupefacente della realtà, corrispondente a quello che essa è e alle sensazioni che ricaviamo anche dagli altri sensi. Con 17 milioni di colori diversi che possono essere distinti da un occhio sano. Parlare di 'caso' per una simile meraviglia di razionalità e di bellezza è a dir poco demenziale.
Di fronte al miracolo della realtà occorre dunque aprire i cuori, cioè l'intelligenza e la volontà, e riconoscere Dio: riconoscerlo, lodarlo, implorarlo, ascoltarlo, seguirlo.
L'invito della Madonna è ben preciso. Scandiamo bene i cinque passaggi:

dite: sono creato per l’eternità
e bramate le cose celesti
perché Dio vi ama con immenso amore.
Perciò vi ha dato anche me
per dirvi: soltanto in Dio è la vostra pace e la vostra speranza.

Il primo passaggio è già una bordata notevole per la nostra cultura scettica e asfittica: "sono creato per l'eternità". Perché in effetti questa è una verità basilare per la persona umana: rendersi conto di avere un valore eterno, un destino eterno, una vita eterna. E' un respiro che finalmente ci fa alzare il capo!
Il secondo passaggio è forse ancora più forte: "bramate le cose celesti". E' un invito a desiderare Dio, a cercarlo, a chiederlo. Non dobbiamo ridurre il nostro desiderio, come quei bambini che invitati a partire con i genitori per un viaggio meraviglioso vogliono invece stare a casa per pigrizia a continuare a giocare con il loro trenino... La Madonna ci invita invece a dare libero corso al grande desiderio del nostro cuore: vedere Dio, incontrare Dio, vivere l'amicizia con Dio. Potremmo infatti definire Dio come 'il compimento massimo di ogni nostro desiderio". Come ha detto Gesù a Santa Faustina Kowalska:

Più un'anima ha fiducia, più ottiene. Sono di grande conforto per Me le anime che hanno una fiducia illimitata, e su tali anime riverso tutti i tesori delle Mie grazie. Sono contento quando chiedono molto, poiché è Mio desiderio dare molto anzi moltissimo. Mi rattrista invece se le anime chiedono poco, comprimendo i desideri dei loro cuori. (Diario, 1578)

L'espressione "bramate" richiama il celebre comandamento evangelico, già presente nell'Antico Testamento:
«Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. (Mc 12)
Gesù ci invita ad amarlo (cioè bramarlo, cercarlo, desiderarlo, mendicarlo, invocarlo, ascoltarlo, seguirlo, testimoniarlo, obbedirgli) con tutto il cuore-anima-mente-forza: un impegno totale, fortissimo, senza tregua.
Il terzo passaggio è noto, ma in realtà mai abbastanza considerato: "Dio vi ama con immenso amore". E' difficile per noi credere che sia veramente così, pensiamo che sia un modo di dire: invece è una verità essenziale ed è la ragione per cui esistiamo. Dio ci ama, ci ama immensamente, ci ama adesso con infinito amore. Perché non aprirgli la porta? Il quarto passaggio spiega il fatto che ci ha raggiunto: "perciò vi ha dato anche me". La Madonna è un regalo d'amore di Dio per noi. Ci ha dato suo Figlio, ci ha dato sua Madre. Si dice: "ditelo con i fiori"... I fiori che Dio ci ha dato sono le realtà più grande e più belle che possano esistere: suo Figlio e sua Madre.
Il quinto passaggio è l sintesi dei messaggi di Maria. Ella infatti è stata mandata per dirci "soltanto in Dio è la vostra pace e la vostra speranza". Come ha detto Gesù nel Vangelo di Giovanni:
senza di Me non potete far nulla (Gv 15)

Non è una verità di fede, ma di ragione: è veramente assurdo metterci a vivere senza di Lui e costruire un mondo senza di Lui, è la cosa più sbagliata che possiamo fare. Eppure la stiamo facendo! Dunque è evidente che abbiamo bisogno di un cambiamento radicale. Sì, radicale. Non spaventiamoci, è semplice, semplicissimo. Basta dire 'sì' a Cristo, a Maria, alla Chiesa. Chiediamo a Lui che ci faccia dire questo sì.

Omni Die