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Ernesto Buonaiuti "Il pellegrino di roma" Dopo avere frequentato il seminario dell'Apollinare di Roma (qui fra i suoi compagni vi fu Angelo Roncalli, il futuro Giovanni XXIII[1]), Buonaiuti fu …Altro
Ernesto Buonaiuti "Il pellegrino di roma"

Dopo avere frequentato il seminario dell'Apollinare di Roma (qui fra i suoi compagni vi fu Angelo Roncalli, il futuro Giovanni XXIII[1]), Buonaiuti fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1903, iniziò i suoi studi, collaborando con lo storico delle religioni Salvatore Minocchi, utilizzando le risorse offerte dal metodo positivo allo studio del Cristianesimo primitivo ("Il cristianesimo primitivo e la Politica imperiale romana", 1911).
Fondò a soli 24 anni la Rivista storico-critica delle scienze teologiche, per la diffusione della cultura religiosa in Italia e diresse in seguito la rivista Ricerche religiose. Queste riviste vennero poste poi all'Indice. Il 25 gennaio 1925 era stato colpito con la scomunica, ribadita più volte, per aver preso le difese del movimento modernista soprattutto nelle opere Il programma dei modernisti (1908) e Lettere di un prete modernista (1908). Nell'autobiografia ("Il pellegrino di Roma", 1945), Buonaiuti ricostruì il conflitto con la Chiesa cattolica, della quale, nonostante la scomunica, continuò a proclamarsi figlio fedele.
Dal 1925 fu professore universitario di Storia del cristianesimo presso l'Università di Roma; in seguito al Concordato del 1929, tuttavia, venne esonerato dalle attività didattiche e assegnato a compiti extra-accademici. La cattedra universitaria gli fu tolta definitivamente nel 1931 per aver rifiutato il prestare Giuramento di fedeltà al Fascismo.
Dopo la caduta del regime, nel 1945, Bonaiuti venne comunque escluso dai ruoli di professore universitario, sulla base di una discussa applicazione retroattiva del concordato, che prevedeva il divieto, per un sacerdote scomunicato, di occupare una cattedra in una università statale. (fonte wikipedia)