La Chiesa di Malta, una “Chiesa viva” Malta: 316 km quadrati, 9 isole di cui 4 popolate solamente da quasi mezzo milione di abitanti. Il paese occupa il 184° posto nel mondo in termini di superficie …Altro
La Chiesa di Malta, una “Chiesa viva”
Malta: 316 km quadrati, 9 isole di cui 4 popolate solamente da quasi mezzo milione di abitanti. Il paese occupa il 184° posto nel mondo in termini di superficie. Ma Malta è molto più di queste cifre: questo arcipelago del Mediterraneo, che fa parte dell'Unione europea, è anche un paese dove la Chiesa e i cristiani danno prova di una vitalità stupefacente.
“La ricchezza più grande della Chiesa di Malta sono i cattolici, cioè la grande percentuale della popolazione dell'isola di Malta, che in tutto sono 450.000 persone. Ma la maggiore parte di coloro che sono nati lì è cattolica e perciò partecipa alla vita della Chiesa”.
Col 94,4% di cattolici, questa Chiesa rappresenta un'eccezione in Europa. Le due diocesi di Gozo e di Malta raggruppano qualcosa come 850 preti e più di 60 seminaristi in formazione. Un modo per la Chiesa di Malta di venire in aiuto agli altri paesi, in particolare grazie ai numerosi religiosi, come i padri della Società Missionaria di San Paolo, fondata sull'isola esattamente 100 anni fa.
“Questo grande numero di missionari, sacerdoti, religiosi e religiose... Ci sono pure tante suore e laici. Sono tanti i laici missionari che dedicano parte della loro vita alla missione. Questo è un segno vivo che la Chiesa è viva. Una Chiesa viva non è una Chiesa che è semplicemente concentrata su se stessa, ma che sceglie di dare se stessa e di dare agli altri”.
Questo legame con la missione, i cristiani di Malta la devono a San Paolo. E l'arcipelago festeggia quest'anno proprio i 1950 anni dall'arrivo dell'apostolo delle genti. L'episodio del naufragio di san Paolo a Malta è riportato nei capitoli 27 e 28 degli Atti degli Apostoli.
“E' stata una cosa provvidenziale, nessuno l'aveva progettato, pensato, prima (...) Luca dice che, quando sono arrivati lì a Malta, gli indigeni, dunque la gente dell'isola, sono stati molto buoni con loro, con, dice, una umanità rara”.
La grotta, dove l'apostolo avrebbe vissuto, è quindi un luogo di pellegrinaggio importante per i cristiani dell'isola. Papa Benedetto XVI, in occasione del suo viaggio apostolico a Malta il 17 e 18 aprile prossimi, visiterà questo luogo di sabato sera.
Malta: 316 km quadrati, 9 isole di cui 4 popolate solamente da quasi mezzo milione di abitanti. Il paese occupa il 184° posto nel mondo in termini di superficie. Ma Malta è molto più di queste cifre: questo arcipelago del Mediterraneo, che fa parte dell'Unione europea, è anche un paese dove la Chiesa e i cristiani danno prova di una vitalità stupefacente.
“La ricchezza più grande della Chiesa di Malta sono i cattolici, cioè la grande percentuale della popolazione dell'isola di Malta, che in tutto sono 450.000 persone. Ma la maggiore parte di coloro che sono nati lì è cattolica e perciò partecipa alla vita della Chiesa”.
Col 94,4% di cattolici, questa Chiesa rappresenta un'eccezione in Europa. Le due diocesi di Gozo e di Malta raggruppano qualcosa come 850 preti e più di 60 seminaristi in formazione. Un modo per la Chiesa di Malta di venire in aiuto agli altri paesi, in particolare grazie ai numerosi religiosi, come i padri della Società Missionaria di San Paolo, fondata sull'isola esattamente 100 anni fa.
“Questo grande numero di missionari, sacerdoti, religiosi e religiose... Ci sono pure tante suore e laici. Sono tanti i laici missionari che dedicano parte della loro vita alla missione. Questo è un segno vivo che la Chiesa è viva. Una Chiesa viva non è una Chiesa che è semplicemente concentrata su se stessa, ma che sceglie di dare se stessa e di dare agli altri”.
Questo legame con la missione, i cristiani di Malta la devono a San Paolo. E l'arcipelago festeggia quest'anno proprio i 1950 anni dall'arrivo dell'apostolo delle genti. L'episodio del naufragio di san Paolo a Malta è riportato nei capitoli 27 e 28 degli Atti degli Apostoli.
“E' stata una cosa provvidenziale, nessuno l'aveva progettato, pensato, prima (...) Luca dice che, quando sono arrivati lì a Malta, gli indigeni, dunque la gente dell'isola, sono stati molto buoni con loro, con, dice, una umanità rara”.
La grotta, dove l'apostolo avrebbe vissuto, è quindi un luogo di pellegrinaggio importante per i cristiani dell'isola. Papa Benedetto XVI, in occasione del suo viaggio apostolico a Malta il 17 e 18 aprile prossimi, visiterà questo luogo di sabato sera.