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gioiafelice
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Spenti i riflettori del business dei mondiali in Brasile, rimangono i Missionari ad aiutare i poveri. Padre Carraro dal 2005 vive con gli ultimi offrendo un’alternativa alla strada. E porta l’eucaristia …Altro
Spenti i riflettori del business dei mondiali in Brasile, rimangono i Missionari ad aiutare i poveri.

Padre Carraro dal 2005 vive con gli ultimi offrendo un’alternativa alla strada. E porta l’eucaristia anche nella zona in mano a spacciatori e consumatori di crack

Anche noi siamo curiosi. Qual è questo segreto?

«La spiritualità. La nostra terapia è la meditazione quotidiana del Vangelo. Credo molto nella preghiera, tanto è vero che dico Messa anche a Cracolandia. Dopo la Messa usciamo in processione, a mezzanotte, con Gesù eucaristico. In una recente processione, durante un'operazione di polizia chiamata sufoco («soffocare»), mi sono imbattuto nella macchina della polizia che aveva investito un fratello di strada. La gente era molto arrabbiata e volevano lanciare sassi contro la vettura. Abbiamo cercato di calmare gli animi, perché la violenza non risolve nulla. Non so il perché ma a un certo punto la polizia mi ha puntato addosso il fucile, mentre stavo portando il Santissimo. Dopo un momento di preghiera, ho iniziato a camminare, senza sapere che un fotografo mi accompagnava. Il giorno dopo ho visto la mia foto in prima pagina sul giornale di San Paolo (che è un po' come il vostro Corriere della Sera)».

Qual è stata la reazione della gente di fronte all'operazione «sufoco»?

Rabbia e rivolta. Chi può mettersi contro un fucile puntato sul muso, indifeso? Loro sanno che stanno facendo cose sbagliate e che la droga non risolve nulla. Anche quelli che rubano lo sanno, e sanno anche ció che gli spetta. Sono tutti d'accordo: "O Dio attraverso la religione, o la prigione, o il cimitero". Non c'è altra strada. Vivono arrabbiati con se stessi. E allora perché accrescere ancora sofferenza a quella che c'è già? L'operazione di polizia ha prodotto solo calci, ferite, aggressioni... Ma un abbraccio, una stretta di mano, un sorriso recuperano più di un fucile».

Lo Stato aiuta?
«Abbiamo proposto al governatore la costruzione di due punti sanitari nel centro città, diretti da uno psichiatra, con medici, assistenti sociali, psicologi assieme alla nostra Missione e con un gruppo che riceva i fratelli di strada dopo essere stati accolti e medicati. Il settore medico farà la sua parte e noi la nostra secondo il nostro stile familiare. Speriamo che il progetto si concretizzi».

Che consigli daresti ai nostri lettori?
«La mia vocazione missionaria è iniziata leggendo Mondo e Missione, diretta allora da padre Piero Gheddo che ha formato il mio pensiero. Quando ho scoperto che qui in Brasile c'era la stessa rivista in portoghese ne sono rimasto molto contento. Mundo e Missão è l'espressione della missionarietá della Chiesa in Brasile. Se non evangelizza il Paese più cattolico del mondo chi lo farà? Se non da questo Paese da dove partiranno i missionari di domani? Complimenti e continuate con coraggio e senza paura di nulla».

Articolo tratto dalla rivista del Pime in Brasile Mundo e Missão.
Traduzione dal portoghese di padre P. Facci.

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