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Il Papa a Cassano Jonio abbraccia i sofferennti: detenuti, ammalati e anziani. Un delitto efferato, che ha sconvolto tutta Italia, e non solo, ma è ancora senza responsabili. Gli inquirenti seguono …Altro
Il Papa a Cassano Jonio abbraccia i sofferennti: detenuti, ammalati e anziani.

Un delitto efferato, che ha sconvolto tutta Italia, e non solo, ma è ancora senza responsabili. Gli inquirenti seguono diverse tracce investigative ma al momento non risulta neanche un indagato. Alla pista iniziale, che legava il delitto senza dubbio a un regolamento di conti all’interno degli ambienti criminali cittadini e dello spaccio di droga in particolare, col passare del tempo s’è affiancata l’ipotesi d’un omicidio maturato per ragioni personali. «Mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze», ha detto Bergoglio guardando negli occhi e stringendo le mani delle due nonne e del papà del piccolo. La mamma con gli altri figli sono affidati a una comunità. «Prego continuamente per lui, non disperate».

Dietro le sbarre del penitenziario castrovillarese è rinchiuso pure Nelus Dudu, il 27enne romeno accusato dell’omicidio di don Lazzaro Longobardi, ucciso a sprangate nel cortile della parrocchia di Sibari dove il sacerdote aveva continuato a vivere anche dopo il trasferimento nella vicina contrada rurale di Lattughelle. E dove aveva accolto e sfamato anche Dudu, che però, hanno ricostruito gli inquirenti al momento dell’arresto del presunto omicida, approfittava della bontà del sacerdote pure rubando in chiesa. E proprio a causa d’un furto delle offerte dei fedeli don Lazzaro avrebbe redarguito il romeno, il quale l’avrebbe minacciato di mettere in giro frasi calunniose nei suoi confronti. Ne sarebbe nata una lite conclusa dalle bastonate letali per l’anziano prete d’origini campane ma in Calabria ormai da decenni. Il cui cadavere è stato trovato la mattinata di domenica 2 marzo. Anche a lui va la preghiera del Papa in terra calabra.

www.avvenire.it/…/coco-padre-lazz…

Porterà sempre con sé il ricordo di questa "santa giornata" Francesco Nigro Imperiale, primario dell'hospice 'San Giuseppe Moscati', la struttura sanitaria di cure palliative e di terapia del dolore per malati terminali che Papa Francesco ha visitato nel corso della sua visita a Cassano allo Jonio. E questo non soltanto per la sosta del Pontefice nella struttura di cui è responsabile: il medico, su espressa richiesta di papa Francesco, ha rimosso un frammento di legno che si era conficcato nel dito medio della mano sinistra del Pontefice.

Un piccolo imprevisto ed una richiesta a cui il medico ha fatto fronte effettuando immediatamente l'intervento. Banale, per un medico di grande esperienza come Nigro Imperiale, ma ugualmente emozionante anche per un professionista come lui in considerazione dell'importanza del paziente che si è trovato di fronte. Il medico, quando papa Francesco gli ha spiegato il problema e gli ha chiesto di intervenire, non ha avuto un attimo di esitazione. Si è rivolto ad un suo collaboratore per chiedergli una pinzetta ed ha 'rimosso' il problema che affliggeva il Papa.

Ricevendone, in cambio, parole di gratitudine e di ringraziamento. "Niente di preoccupante - assicura il medico - e alla fine abbiamo messo un cerotto". "È stata una forte emozione avere tra le mie mani la mano sinistra del Papa", ha commentato alla fine Francesco Nigro Imperiale, con gli occhi lucidi per la gioia e l'emozione. "Quando il Papa mi ha chiesto di eliminargli quel piccolo fastidio - ha aggiunto il medico - sono stato colpito dalla semplicità delle sue parole e dalla tenerezza del suo sguardo. E così la forte emozione che già provavo per la sua visita al nostro hospice si è trasformata in qualcosa di meraviglioso e di indimenticabile".

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R. – E’ un evento veramente straordinario: un evento che poteva essere solo nei sogni o in un libro di sogni che, forse, mai si sarebbe potuto realizzare. Noi abbiamo questa fortuna di avere la visita di Papa Francesco. Di tutto questo noi dobbiamo ringraziare mons. Nunzio Galantino, il nostro vescovo, che ci ha consentito di poter realizzare un sogno irrealizzabile! Gli anziani sono fieri di poter incontrare Papa Francesco e di poter chiedere scusa a Papa Francesco per tutte quelle cose che magari hanno pensato nel momento in cui sono stati ricoverati in una casa di riposo.

it.radiovaticana.va/…/1102028