Pillole di eresia modernista: Kasper 1967

Nel 1967 scrisse in un articolo: «Questo dio che troneggia come un essere immutabile al di sopra del mondo e della storia è una provocazione per luomo. Per amore delluomo bisogna negarlo, perché egli rivendica a sé stesso la dignità e lonore che sono dovuti alluomo (...) bisogna difendersi contro un tale Dio, non solo per amore delluomo, ma anche per amore di Dio. Costui non è il vero Dio, ma un idolo miserabile. Un Dio, in effetti, che è solo ai margini e al di sopra della storia, che non è lui stesso storia (nostra sottolineatura), un Dio limitato. Se si concepisce un tale essere come Dio, allora si deve, per amore dellAssoluto, divenire atei. Un tale Dio corrisponde ad una visione di fissità del mondo; egli è il garante delle cose stabilite e il nemico delle novità»

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Walter Kasper, Gott in der Geschichte, articolo apparso in Gott heute, 15 Beiträge zur Gottesfrage di Norbert Kutschki, Edizioni Matthias-Grünewald, Magonza, 1967.