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gioiafelice
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Dal Carcere si può ripartire? Sì, ecco alcune realtà. Il giorno di santo Stefano sempre del suo primo anno di pontificato, il 26 dicembre 1958, Giovanni XXIII visitò i carcerati nella prigione romana diAltro
Dal Carcere si può ripartire? Sì, ecco alcune realtà.

Il giorno di santo Stefano sempre del suo primo anno di pontificato, il 26 dicembre 1958, Giovanni XXIII visitò i carcerati nella prigione romana di Regina Coeli, dicendo loro: « Non potete venire da me, così io vengo da voi...Dunque eccomi qua, sono venuto, m'avete visto; io ho fissato i miei occhi nei vostri, ho messo il cuor mio vicino al vostro cuore..la prima lettera che scriverete a casa deve portare la notizia che il papa è stato da voi e si impegna a pregare per i vostri familiari ».

Progetto integrato di reinserimento sociale per soggetti svantaggiati in Lunigiana.
Il Progetto RINASCERE è espressione diretta dellaAssociazione Comunità Papa Giovanni XXIII e nasce dalla specifica vocazione della Comunità secondo lo stile della condivisione diretta con le persone in difficoltà e con l'intento di rimuovere le cause che provocano emarginazione e ingiustizia.

LUOGO DI INTERVENTO e SPECIFICHE:
Il Progetto RINASCERE si realizza in Lunigiana, nel Comune di Mulazzo, Provincia di Massa - Carrara, diocesi di Massa - Carrara - Pontremoli, dove sono dislocate tre Case Famiglia, strutture ONLUS dell'"Associazione Papa Giovanni XXIII", e i laboratori della Cooperativa "Il Pungiglione", espressione diretta della Comunità.

Il progetto in esame, nasce da una esigenza del territorio provinciale di Massa Carrara nel quale sono dislocati due carceri e non sono presenti realtà di accoglienza e di lavoro per persone che arrivano dall'esperienza detentiva. Obiettivo del Progetto è divenire nodo di una più vasta rete di servizi su scala nazionale che consenta la creazione di nuove possibilità e risorse per persone che devono scontare una pena, in integrazione al mandato istituzionale degli organi preposti dallo Stato, attivando il territorio, la cittadinanza, enti ed istituzioni.

Partecipano attivamente alla realizzazione del progetto la Caritas Diocesana, il Ministero di Giustizia, la Magistratura di Sorveglianza, il DAP, il CSSA di Massa, la Casa di Reclusione di Massa, la Regione Toscana, la Provincia di Massa Carrara, gli Enti Locali della Provincia, la Comunità Montana della Lunigiana, , la A.S.L. attraverso il Ser.T. e altri servizi.

Il Progetto ha ottenuto finanziamenti pubblicidall'Unione Europea e da ulteriori bandi e finanziamenti privati da Caritas Italiana e da alcune fondazioni bancarie.
Il Progetto è coordinato all'interno del Servizio Nazionale Carcere dell'Associazione Papa Giovanni XXIII.

www.ilpungiglione.org/pungiglione/prog_rinascere.php

La presenza delle suore a Scampia, nel rione Don Guanella, S. Gaetano e 167 (vele), ha inizio il 15 ottobre 1992, come risposta ad un appello del Cardinale di Napoli, mons. Michele Giordano. Si stabiliscono in una piccola costruzione di proprietà della Curia vescovile di Napoli, che fa parte dell’Isolato 21, denominata “Centro Apostolico Giovanni Paolo II”. Esso comprende il piccolo reparto dove abita la comunità, un sala per attività pastorali, la chiesa e, nel cortile, un container come deposito per la biancheria per i poveri. La parrocchia di riferimento è quella affidata ai Padri di Don Guanella, parrocchia S. Maria della Provvidenza, ma le suore offrono la loro collaborazione anche a quella di S. Maria Buon Rimedio.
In collaborazione con la Chiesa locale e, in particolare con la Caritas, le suore si inseriscono da subito nel quartiere venendo così a conoscenza dei bisogni reali del territorio, anche ponendosi in ascolto di altre realtà e organismi già operanti. Si dedicano in particolare alla visita e al sostegno di quelle famiglie che vivono situazioni difficili, come la devianza minorile, l’incarcerazione di un membro della famiglia, la malattia e l’anzianità e altre povertà. Cercano di sostenere la crescita umana e cristiana delle persone che avvicinano, anche promuovendo iniziative adatte allo sviluppo della carità nell’ambito della pastorale locale.
Nel corso degli anni la risposta della comunità delle suore si è ampliata con una attenzione alla realtà del campo nomadi presente in zona. Dal 1992 una suora si reca in qualità di volontaria al carcere di Secondigliano e alla Casa di Accoglienza per donne in difficoltà a Giugliano.
Attualmente l’attività delle suore continua ad essere rivolta alle famiglie in difficoltà, all’assistenza nelle zone popolari delle “Vele” e delle “Torri”, alle diverse espressioni della pastorale, specie la catechesi, la collaborazione con la Caritas parrocchiale.
www.istitutopalazzolo.it/site/