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Sospinto dall'amore. 12PORTE - 23 febbraio 2012 Con il rito delle ceneri, siamo entrati nel sacro tempo di quaresima. La chiesa arriva a definire la quaresima un vero e proprio “sacramento”, cioè un …Altro
Sospinto dall'amore.

12PORTE - 23 febbraio 2012 Con il rito delle ceneri, siamo entrati nel sacro tempo di quaresima. La chiesa arriva a definire la quaresima un vero e proprio “sacramento”, cioè un momento sacro, nel quale il Signore veramente opera ciò che la sua parola annuncia, cioè la conversione. Nella grazia speciale di questo tempo santo che ci prepara a rivivere il mistero della Pasqua, il Signore tocca il nostro cuore, ci muove alla fede, a credere in lui con più prontezza e disponibilità, ad amarlo sopra ogni cosa e a servirlo nei nostri fratelli. Il vangelo di questa domenica è brevissimo, ma estremamente illuminante. Il nostro evangelista di riferimento di quest’anno, san Marco ha la caratteristica di esssere estremamente conciso, e al tempo stesso di grande profondità. Torniamo al primo capitolo. Marco descrive con molta sobrietà il battesimo di Gesù al Giordano. Lo descrive con gli occhi stessi di Gesù: è lui che vede il cielo squarciarsi e scendere su di lui come colomba lo Spirito Santo. E siamo al passo di oggi. Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto: c’è dunque una relazione molto stretta tra quanto accade nel Giordano e la quaresima compiuta da Gesù nel deserto. Quello Spirito, che noi conosciamo essere l’amore stesso di Dio, lo prende con forza e lo conduce nel deserto. Il testo originale usa un verbo molto violento, là dove in italiano dice: “lo spospinse nel deserto”. Sapete, il vangelo usa questo verbo addirittura quando Gesù scaccia i demoni. Gesù viene dunque travolto dall’amore e sbattutto con grande forza nel deserto. E questa è già un primo motivo di riflessione. Perché noi che pure abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel battesimo e nella cresima non sentiamo così forte l’impulso dell’amore di Dio? Non ci sentiamo guidati dal Signore a fare la sua volontà? Perché siamo diventati insensibili alla Parola di Dio, molto presi dalle nostre parole, dai nostri interessi, dalle nostre piccole grandi paure. La quaresima ritorna anche per aiutarci a ritrovare questa sintonia, perché quando il Vangelo dice che lo Spirito spinge Gesù nel deserto, non significa che Gesù ha rinunciato alla sua libertà, alla sua propria volontà; Gesù non si è fatto “telecomandare” come un automa. Ciò che lo spingeva era infatti lo Spirito, cioè l’amore. E l’amore è una forza che costringe non dall’esterno, ma dal di dentro. Esco un poco dal brano di oggi, per riflettere con voi sul significato del verbo “dovere”. Questo verbo noi lo usiamo in due modi. Quando diciamo ad esempio: “Devo pagare le tasse”, indico un dovere che mi viene imposto dall’esterno, un dovere etico, morale, giuridico, una regola da rispettare. Quando una mamma o un papà dicono: “Devo andare a prendere mio figlio a scuola perché sta male”: qui il verbo “dovere” non indica una costrizione che viene dall’esterno; si tratta di un dovere che nasce dal cuore, che nasce dall’amore. Non un obbligo morale, non è per il rispetto di una regola o di una legge, ma è perché l’amore è la forza più grande che mi spinge, senza annullare la mia libertà. Anzi quando agisco per amore, è proprio quello il momento in cui sono libero. Ecco Gesù fu spinto dallo Spirito nel deserto. Sentì risuonare dentro di sé il verbo “dovere”: “Devi andare”. Andò nel deserto a combattere contro satana non per rispettare una regola religiosa, ma per amore di colui che lo ha mandato. Il primo frutto da chiedere in questa quaresima è ritrovare questa perfetta sintonia con l’amore di Dio. Poi con queste brevissime parole, il Vangelo ci dice che Quaresima è combattimento. C’è da sopportare la prova. Il satana ci punta il dito contro e punta il dito contro Dio. Come ai tempi di Adamo ed Eva, il diavolo è sempre in agguato per spingere a leggere come costrizione, ciò che è un atto di amore. Chi te lo fa fare? Perché digiunare? Perché mortificarsi? Perché intensificare la preghiera? Perché le elemosine? A cosa serve? Dio forse gode della tua penitenza? Ecco l’insidia. Ma tu hai diritto a pensare a te stesso, a pensare alle cose tue, a rifarti una vita come ti pare. Non schiacciare la tua libertà, dentro a delle regole religiose. Gesù entra le deserto. Questa è la quaresima. Seguire i suoi passi, anche se la strada si fa dura e scomoda, perché Gesù è sospinto dallo Spirito, sospinto dall’amore.
(mons. Andrea Caniato).