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Where God Weeps - Sudan. Benvenuti a “Dove Dio piange” il programma settimanale di Aiuto alla Chiesa che Soffre dedicato alle zone dove la Chiesa è maggiormente perseguitata. Per circa 20 anni il …Altro
Where God Weeps - Sudan.

Benvenuti a “Dove Dio piange” il programma settimanale di Aiuto alla Chiesa che Soffre dedicato alle zone dove la Chiesa è maggiormente perseguitata.

Per circa 20 anni il Sudan ha sofferto per la guerra civile: una guerra tra Nord e Sud, tra arabi e neri, tra fondamentalisti islamici e cristiani. Nonostante la recente speranza per un piano di pace sostenuto a livello internazionale, le conseguenze del conflitto sono tragiche: 3 milioni di morti, 5 milioni di sfollati, centinaia di migliaia di vedove e orfani – e con i raccolti distrutti, i rifugiati e gli ospedali bombardati, le necessità dovute alle privazioni sono cresciute enormemente.

Cardinale Gabriel Zubeir Wako, Arcivescovo di Khartoum (Sudan): “Durante la guerra, non ho mai smesso di lanciare appelli di pace. L'unica voce chiara è stata la mia: per cosa state lottando? Perché uccidete i vostri fratelli? Perché fate del male?”.

Marie Pauline-Meyer: Perché la Chiesa cattolica rappresenta un nemico per il governo sudanese?

Cardinale Gabriel Zubeir Wako: “I musulmani nel Sudan pensano che il Sudan sia un paese musulmano. Ma fra di loro ci sono dei cristiani dichiarati come i vescovi cattolici del Sudan”.

Mons. Cesare Mazzolari, Vescovo di Rumbek (Sudan): “E' questa la frutta selvatica che hanno cercato per tutto il giorno”.

Cardinale Gabriel Zubeir Wako: “Talvolta il Governo viene a sapere che critichiamo alcune delle sue politiche”.

Mons. Erkolano Lodu Tombe, Vescovo di Yei (Sudan): “I regimi a Khartoum, e specialmente il regime attuale, hanno fatto sempre di tutto per rendere il Sudan un paese di religione islamica e di cultura araba”.

Cardinale Gabriel Zubeir Wako: “Ci lamentiamo spesso e rendiamo pubblici tutti i loro errori, come le restrizioni alla pratica della nostra fede o le vessazioni contro il nostro personale. Oltre a questo seguono delle politiche particolari nel trattamento delle persone: in passato, infatti, il Sudan non poteva vantare un primato positivo in termini di diritti umani e di rispetto delle persone”. “Il Paese non è in grado di stabilire la pace da solo. Ha veramente bisogno del sostegno delle persone. Lei deve sapere che nel Sudan meridionale tutte le strutture sono state distrutte. Non è rimasto più niente”.

Marie Pauline-Meyer: sta parlando di strade, coltivazioni e scuole?

Cardinale Gabriel Zubeir Wako: “Strade, scuole, coltivazioni e sanità”. “La Chiesa del Sudan sta veramente lottando nel Sud per tenere in vita l'istruzione. Quando parlo di scuole forse parlo di sogni... perché non fanno altro che costruire edifici enormi”.

Natale Marko Wanga: “Poiché non c'è alcun governo nel Sud, noi siamo costretti a fare affidamento sulla Chiesa per l'istruzione. Ecco perché a Chiesa è la nostra unica speranza”.

Cardinale Gabriel Zubeir Wako: “Le persone sanno che ovunque trovino la Chiesa, noi saremo lì, sanno che troveranno rifugio, che troveranno sostegno, che troveranno aiuto”.

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